L’ANTICRISTO E LA SECONDA VENUTA DI GESU’

e) La gran tribolazione

 

   Questo periodo viene anche chiamato: ”Tempo di distretta per Giacobbe” (Geremia 30:7) e “Tempo d’angoscia” (Daniele 12:1). Incomincerà dopo che Satana e i suoi angeli saranno gettati sulla Terra, in seguito ad una battaglia in cielo contro l’Arcangelo Michele (Apocalisse 12:7-18 / Daniele 12:1) e dopo che l’Anticristo avrà fatto cessare il sacrificio nel tempio di Gerusalemme (Daniele 9:27 / Matteo 24:15-22). Abbraccerà la seconda metà del regno settennale dell’Anticristo, cioè gli ultimi 3 anni e mezzo che separano dal ritorno in gloria di Gesù Cristo (Apocalisse 11:1-2 ; 13:3-7), ritorno che significherà l’annientamento della bestia (2 Tessalonicesi 2:8).

   La “gran tribolazione” è un periodo di afflizione senza precedenti nella storia (Daniele 12:1 / Matteo 24:20-22) e, anche se includerà tutta la terra, colpirà soprattutto i credenti in Cristo (Apocalisse 7:9-14 ; 13:5-8). I 7 anni del regno dell’Anticristo, culminanti con la “gran tribolazione” finale, segnano la fine della pazienza di Dio e la manifestazione della sua ira contro l’iniquità.

   L’apertura dei 7 suggelli e il suono delle prime 6 trombe mettono in evidenza, già nella prima metà del settennato dell’Anticristo, la condanna di Dio nei confronti della Terra che ha accolto l’Anticristo come Salvatore e Messia e si è prostrata davanti a lui. Ma questa prima fase sarà soltanto “principio di dolori” (Matteo 24:8), perché l’ira di Dio si completerà con le 7 coppe finali (Apocalisse 15:1).

 

Suggello  (Apoc. 6:1-2)

Appare l’Anticristo montato su di un cavallo bianco. Arriverà, cioè, al potere per via diplomatica, senza spargimento di sangue.

 

Suggello  (Apoc. 6:3-4)

La scena anteriore cambia. Il cavallo bianco diventa rosso, simbolo del sangue, e il cavaliere disarmato e pacifico si presenta con una “grande spada”. Colui che sembrava un diplomatico sereno, improvvisamente diventa un dittatore terribile e distruttore (Daniele 8:23-25). Gli viene dato potere per togliere la pace dalla Terra, che sperimenterà, così, guerre, rivoluzioni, tumulti, giudizi in massa e distruzione generale (“si uccideranno gli uni gli altri”). Questo sarà l’inizio del giudizio di Dio sul mondo.

 

Suggello  (Apoc. 6:5-6)

Il cavallo adesso è nero e simbolizza la morte che colpirà molti in seguito alla penuria di cibo. Le guerre uccideranno molti uomini e donne abili al lavoro, i campi non verranno seminati perché calpestati dagli eserciti e le provviste saranno confiscate. Il risultato di tutto ciò sarà la fame e la carestia.

 

Suggello  (Apoc. 6:7-8)

Il colore del cavallo adesso è giallastro, il colore cioè dei cadaveri. Il cavaliere è la stessa morte, a cui viene data potestà di uccidere con spada, fame, mortalità e fiere della Terra. I cadaveri senza sepoltura contamineranno l’aria e scoppieranno delle epidemie. Per la scomparsa di una buona parte degli uomini sulla Terra, aumenterà il numero degli animali feroci. Il regno dell’Anticristo, dunque, porterà morte tramite guerre, carestia, epidemie e belve feroci.

 

Suggello  (Apoc. 6:9-11)

Parallelamente ai fatti descritti in precedenza, verrà perpetrata una sanguinosa persecuzione nei confronti dei credenti (Daniele 7:23-25 ; 8:23-25 / Matteo 24:3-10), che l’Anticristo cercherà di annientare per distruggere ogni testimonianza relativa al vero “unto”, al vero Messia. Il rapimento della Chiesa, l’apparizione quasi simultanea dell’Anticristo e la concomitanza di un risveglio prodotto in Israele dallo Spirito di grazia (Zaccaria 12:10), farà sì che molti Ebrei accetteranno Gesù Cristo come il Messia atteso (Apocalisse 7:1-4) e testimonieranno di Lui con grande fervore. Anche molti gentili crederanno e si ravvedranno (Apocalisse 7:9-10), per cui l’Anticristo incomincerà a distruggere gli uni e gli altri con grande furia.

 

Suggello  (Apoc. 6:12-17)

Gli avvenimenti predetti sono:

 

- Un grande terremoto

- Il sole si oscura

- La luna diventa color sangue

- Le stelle del cielo cadono sulla Terra (meteoriti)

- Il cielo si ritrae come una pergamena che si arrotola

- Ogni montagna e isola viene rimossa dal suo luogo

  

Questi fatti così insoliti e terribili colpiranno e spaventeranno tutti gli uomini che cercheranno riparo nelle spelonche e nelle rocce dei monti. Il loro intento sarà quello di nascondersi dalla presenza di Dio, piuttosto che di cercare il suo perdono, la sua misericordia e la salvezza della propria anima. Il panico si impossesserà di loro e l’istinto di sopravvivenza dominerà su ogni altra considerazione.

 

Suggello (Apoc. 8:1-5)

Si presentano 7 angeli a cui vengono date 7 trombe, ognuna delle quali rappresenta un castigo per la Terra. Questa nuova manifestazione del giudizio di Dio viene simbolizzata dall’angelo che getta sulla terra del fuoco dell’altare con cui aveva riempito precedentemente il turibolo. A questo atto seguono tuoni, voci, lampi e un terremoto. I 7 angeli con le 7 trombe si preparano a suonare.

 

1a Tromba (Apoc. 8:7)

“E il primo sonò, e vi fu grandine e fuoco, mescolati con sangue, che furono gettati sulla Terra; e la terza parte della Terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, ed ogni erba verde fu arsa”.

Una tormenta simile ebbe luogo in Egitto al tempo di Mosè (Esodo 9:22-26).

 

2a Tromba (Apoc. 8:8-9)

“Una massa simile ad una gran montagna ardente fu gettata nel mare; e la terza parte del mare divenne sangue, e la terza parte delle creature viventi che erano nel mare morì, e la terza parte delle navi perì”.

Sarà una grande meteorite che cadrà quasi sicuramente nel Mediterraneo, dato che proprio sulle sue sponde si staranno svolgendo i fatti principali dell’Apocalisse. Anche qui vediamo la ripetizione di una delle piaghe d’Egitto (Esodo 7:19-21).

 

3a Tromba (Apoc. 8:10-11)

“Cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia; e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle fonti delle acque. Il nome della stella è Assenzio; e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a cagione di quelle acque, perché eran diventate amare”.

Se questa calamità durasse più a lungo, tutti gli uomini morirebbero. La natura, però, con il consenso del Creatore, purificherà da sola l’acqua, separando da essa i gas amari e velenosi della cometa.

 

4a Tromba (Apoc. 8:12)

“La terza parte del sole fu colpita e la terza parte della luna e la terza parte delle stelle, affinché la loro terza parte si oscurasse e il giorno non risplendesse per la sua terza parte e lo stesso avvenisse della notte”.

Qui si compirà la profezia dello stesso Cristo in Luca 21:25-26. Saranno avvenimenti terribili, anche perché la scienza di quei giorni non li potrà spiegare. Molti, allora, si ricorderanno o faranno mente locale alla Parola di Dio predicata.

 

Quattro castighi tremendi sono passati. Molti degli uomini e degli animali della Terra sono morti, tutta la natura geme profondamente. Dio dà agli uomini come un breve riposo e un’opportunità per riflettere e pentirsi. Anche questa volta, però, l’Anticristo riuscirà ad ingannare i popoli della Terra, persuadendoli che tutti questi avvenimenti sono soltanto dei cataclismi naturali e non hanno nulla a che fare con Dio e il suo castigo. Gli uomini sembrano tranquillizzarsi, ma un’aquila inviata da Dio vuole essere un avvertimento che i castighi non sono ancora finiti e che anzi ce ne saranno di più terribili (Apocalisse 8:13).

 

5a Tromba, ossia il primo guaio (Apoc. 9:1-11)

I castighi finora inflitti alla Terra rientrano nella fenomenologia della Natura. A partire dalla quinta tromba, invece, l’umanità sarà esposta all’azione di forze spirituali oscure e tenebrose. Dall’abisso, luogo dei demoni e degli spiriti malvagi, verranno fatte uscire delle locuste, cioè degli esseri soprannaturali con sembianze in parte umane, animali e di rettile. Il volto umano ci parla di intelligenza e di raziocinio; i capelli da donna dell’astuzia diabolica; i denti da leone dell’impossibilità di danneggiarli; le lunghe code di un’ampia sfera d’azione; le corone d’oro di forza e invincibilità e le ali di rapidità, di leggerezza di movimento. Queste locuste lasceranno in pace gli eletti di Dio, ma causeranno tormenti atroci in tutti gli altri uomini, senza provocarne comunque la morte. Questi esseri soprannaturali diabolici avranno potere di operare sulla Terra per un periodo di 5 mesi. La piaga d’Egitto delle locuste (Esodo 10:13-15) aveva il significato simbolico di questo ben più terribile castigo. Forse rimarranno invisibili all’occhio umano.

 

6a Tromba, ossia il secondo guaio (Apoc. 9:13-21)

Vengono sciolti 4 angeli. Sono 4 angeli caduti, naturalmente, e sono così maligni da non aver loro concesso in precedenza di agire sulla Terra. Ad essi fu concesso di uccidere la terza parte degli uomini. Probabilmente tramite una guerra a cui prendono parte 200 milioni di uomini. Malgrado gli avvenimenti e i castighi, gli esseri umani continueranno nella loro iniquità, adorando idoli, dando culto a Satana, amando le loro opere malvagie più della luce di Dio, e non si pentiranno. Si compirà la Scrittura che dice: ”Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio in mezzo al grano col pestello, la sua follia non lo lascerebbe” (Proverbi 27:22).

 

Con la 6a tromba termina la prima metà della 70a settimana. A Gerusalemme è stato ricostruito il tempio, dove sono ripresi i sacrifici per opera di una ristrutturata classe sacerdotale. I due testimoni (Elia e Mosè? Malachia 4:5-6 / Luca 9:30-31 / Apocalisse 11:6) inviati da Dio per dare testimonianza del suo Regno durante la prima metà del settennato dell’Anticristo, vengono uccisi dalla Bestia con gran giubilo di tutte le genti. Tre giorni dopo risusciteranno per intervento divino e ascenderanno in cielo. In quell’istante si farà un gran terremoto e la decima parte della città (Gerusalemme) verrà distrutta. 7000 persone moriranno a causa di questo sisma e il rimanente della popolazione sarà presa da tale spavento che darà gloria a Dio (Apocalisse 11:1-4). Il secondo guaio è passato e il terzo verrà presto.

 

7a Tromba (Apoc. 11:15-19)

Al suonare la 7a tromba inizieranno a compiersi tutti gli avvenimenti relativi alla seconda metà del settennato dell’Anticristo fino alla venuta in gloria di Gesù Cristo. In questo periodo sono comprese le 7 ultime coppe dell’ira di Dio.

Quando suonerà la 7a tromba, il potere comincerà a sfuggire dalle mani di Satana e dopo tre anni e mezzo passerà interamente in quelle di Gesù Cristo. L’autorità dell’Anticristo sarà cambiata per quella di Cristo e l’autorità del diavolo per quella di Dio. Dopo questa tromba dovranno morire tutti quelli che “distruggono la Terra”, mentre i santi otterranno il premio. Si aprirà anche il tempio di Dio che è nel cielo e si vedrà, così, l’arca del patto.

 

   Dopo che una buona parte del popolo d’Israele, in seguito alla risurrezione dei due testimoni e al devastante terremoto che colpirà la città di Gerusalemme, si sarà convertito, dopo che l’arcangelo Michele avrà gettato e confinato sulla Terra Satana e i suoi angeli, limitando così il loro campo d’azione e di conseguenza la loro autorità, e contemporaneamente all’erezione da parte dell’Anticristo della sua immagine nel tempio, il diavolo, rendendosi conto che il suo tempo sta per finire, si scaglierà con grande furore contro gli Ebrei che avranno riconosciuto Gesù Cristo come Messia (Apocalisse 11:13 ; 12:7-13 / Matteo 24:15-22 / Apocalisse 13:11-15). Questi Ebrei, allora, fuggiranno nel deserto. Satana li farà inseguire da eserciti, ma la terra si aprirà e li inghiottirà (Apocalisse 12:14-16), ripetendo similmente quanto descritto in Esodo 14:21-30. Lo smacco subito non farà altro che amplificare la rabbia del Maligno che si darà a perseguitare con furore il rimanente degli Israeliti che non sono riusciti a fuggire e i credenti di altra razza sparsi nel mondo (Apocalisse 12:17 ; 13:7). E’ incominciata la “gran tribolazione”.

   Data la furia con cui Satana perseguiterà i santi e la subdola propaganda dell’Anticristo contro Gesù e i suoi seguaci, Dio, per contrastare il dominio delle tenebre, metterà in campo 3 angeli. Il primo annuncerà il “vangelo eterno” a tutti gli uomini della Terra (Matteo 24:14); il secondo proclamerà l’imminente caduta del sistema mondiale instaurato dall’Anticristo; il terzo avviserà gli adoratori della Bestia che, se persevereranno in questa loro attitudine, non scamperanno all’ira di Dio. Gli uomini, adesso,non saranno più all’oscuro dei piani di Dio e incominceranno a vedere chiaramente che i castighi provengono da Lui, ma anche così lo bestemmieranno (Apocalisse 16:9-11).

   Dopo di ciò 7 angeli compariranno in cielo recando le ultime 7 piaghe,o le 7 coppe dell’ira di Dio:

 

1a Coppa (Apoc. 16:1-2)

“Un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della Bestia e che adoravano la sua immagine”.

 

2a Coppa (Apoc. 16:3)

“Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue come di morto; ed ogni essere vivente che si trovava nel mare morì”.

 

3a Coppa (Apoc. 16:4-7)

“Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle fonti delle acque; e le acque diventarono sangue”.

Questa piaga può rispecchiare quanto detto dal profeta Isaia: ”La terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto” (Isaia 26:21), riempiendone, così, fiumi e sorgenti. Come gli antichi Egizi, gli uomini scaveranno il terreno presso i fiumi nella speranza di trovare acqua da bere?

 

4a Coppa (Apoc. 16:8-9)

“Al sole fu dato di bruciare gli uomini col fuoco. E gli uomini furono arsi dal gran calore”.

Gli uomini incominceranno a capire che questi fenomeni rappresentano il castigo di Dio, ma il male avrà radici così profonde nella loro natura, che la propaganda dell’Anticristo li accecherà in modo tale da rifiutare la coscienza del proprio peccato e da considerarsi, quindi, castigati da un Dio severo.

 

5a Coppa (Apoc. 16:10-11)

“Poi il quinto angelo versò la coppa sul trono della Bestia; e il regno d’essa divenne tenebroso, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore”.

Probabilmente si tratterà di una oscurità spirituale con depressioni, confusione mentale e una tristezza indescrivibile. Sarà, forse, il presentimento dell’imminente morte fisica e eterna. Tutti gli squadroni diabolici saranno impegnati ad utilizzare le loro migliori capacità maligne per impedire che gli uomini ricerchino e ritornino a Dio. La stessa massiccia presenza di queste forze demoniache opererà quel senso di oscurità interiore percepito da tutti gli esseri umani.

 

6a Coppa (Apoc. 16:12-16)

“Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e l’acqua ne fu asciugata affinché fosse preparata la via ai re che vengono dal levante. E vidi…tre spiriti immondi…che fan dei segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia…del Harmaghedon”.

Prima di dare il via all’ultimo atto, tutti questi servi dell’Anticristo continueranno nella strage sistematica dei credenti in Cristo, specialmente di quelli di razza ebrea. Sarà un momento così critico che, se quei giorni non venissero abbreviati, ”nessuno scamperebbe”, tra i cristiani ovviamente (Matteo 24:22).

 

7a Coppa (Apoc. 16:17-21)

“Si fecero lampi e voci e tuoni; e ci fu un gran terremoto…e la gran città fu divisa in tre parti e le città delle nazioni caddero…ed ogni isola fuggì e i monti non furono più trovati. E cadde dal cielo sugli uomini una gragnola grossa del peso di circa un talento”.

Una gran voce uscirà dal tempio, dicendo: ”E’ fatto”. Quando Gesù pronunciò queste parole sulla croce, esse significarono il culmine della salvezza. Adesso, nell’atto di versare la 7a coppa, significheranno la distruzione di tutti i poteri dell’Anticristo e in generale la distruzione di tutti i nemici dell’unico, vero Messia. Annunceranno anche la seconda venuta di Cristo sulla Terra. Perché Dio distruggerà gli eserciti dell’Anticristo con la grandine, come se fossero pietre? Perché tutti costoro hanno bestemmiato contro l’Eterno, meritando secondo la legge la morte per lapidazione (Levitico 24:16).