L’ANTICRISTO E LA SECONDA VENUTA DI GESU’
i) Epiteti dell’Anticristo
1) L’uomo del peccato (2 Tess. 2:4)
L’espressione “l’uomo del peccato” si applica esclusivamente all’Anticristo. L’uomo peccatore è un’espressione generalizzata, mentre “schiavo del peccato” è definito l’uomo che compie le esigenze del peccato, non volontariamente, ma dovuto al fatto che il peccato si è impossessato della sua anima, obbligandola a sottostare alle sue richieste. Con l’espressione “l’uomo del peccato” si identifica la natura stessa del peccato, il figlio del peccato, che in maniera cosciente e volontaria ha accettato il peccato, che pecca con amore, come fosse una vocazione.
2) Il figliolo della perdizione (2 Tess. 2:4)
Paolo non dice: ”Figlio perverso o perduto”. Ciò significa che l’Anticristo sarà il figlio della stessa essenza della perdizione, il figlio del creatore della perdizione. L’Anticristo, come persona, come capo, come re, uscirà dal mare delle genti, cioè nascerà e nascerà da una donna come tutti gli esseri umani. La sua essenza, però, il suo spirito, cioè, uscirà dall’abisso, dal regno delle tenebre.
3) L’avversario (2 Tess. 2:4)
Colui che viene per rubare, ammazzare e distruggere la vita nei santi, per odio verso Dio e la sua opera.
4) Colui che si innalza sopra Dio (2 Tess. 2:4)
L’Anticristo dirige ogni suo sforzo verso l’esaltazione della sua persona. Incarna il principio stesso dell’orgoglio.
5) Il mistero dell’empietà (2 Tess. 2:7)
Il “mistero dell’empietà” si oppone al “mistero della pietà” (1 Timoteo 3:16). Satana, però, può incarnarsi ed avere un figlio come lo realizzò Dio? In Genesi 3:15 si parla della progenie del serpente che lotterà contro Cristo ferendolo al calcagno. Questa progenie non può essere altri che l’Anticristo. Si può pensare, quindi, che con l’aiuto di Satana uno spirito immondo uscirà dall’abisso e si incarnerà tramite una donna. Apparirà, così, nel mondo il “mistero dell’empietà”.