L’ INFERNO

 

1.  Il soggiorno dei morti, prima dell’avvento di Cristo, era diviso in due da una voragine invalicabile

               Luca 16:19-26

 

a)  Un luogo di tormento riservato agli empi, l’Ades

                     Mat. 11:20-24  /  Luca 16:23-28  /  Apoc. 6:7-8  ;  20:11-14

b)  Il seno di Abramo, riservato ai salvati

                     Luca 16:19-25

         

          Prima dell’avvento di Cristo i giusti, cioè quelli ritenuti tali perché avevano creduto e agito conformemente alla Parola di Dio, andavano in un luogo di consolazione chiamato “seno di Abramo”. Qui aspettavano di essere riempiti di S.S., che sarebbe stato sparso su loro solo dopo la morte e risurrezione di Gesù Cristo, per poter aver accesso al terzo Cielo, cioè alla presenza di Dio. I malvagi, o gli increduli, andavano e vanno ancora oggi nell’Ades, luogo di tormento e di consapevolezza dell’imminente e inevitabile giudizio di Dio, che li condannerà definitivamente all’inferno. Chi entra nell’Ades non ha più alcuna possibilità di accettare Gesù e di salvarsi: la voragine invalicabile lo conferma.

 

2.  Dopo l’ascensione di Gesù i salvati vanno direttamente alla presenza di Dio,nel terzo Cielo

               2 Cor. 5:6-8  ;  12:1-4   /   Efes. 4:8-10   /   Fil. 1:21-24

I credenti vanno in Cielo, pienamente coscienti della loro sorte, in attesa della risurrezione dei corpi.

 

3.  L’inferno era stato previsto per Satana e i suoi angeli e non per l’uomo

               Mat. 25:41

Avendo accettato la sudditanza da Satana, ubbidendo nell’Eden ai suoi voleri, l’uomo seguirà il suo re nella sorte che lo attende: l’inferno.

 

4.  Inferno: assenza della presenza e gloria di Dio

               2 Tess. 1:6-10   /   Salmo 6:4-5  ;  88:11-12  ;  115:17-18   /   Isaia 38:18

 

L’inferno, oltre ad essere una forma di esistenza inferiore a quella vissuta sulla terra (la sua dimensione, infatti,

è definita dall’espressione “sotto la terra”), è tale perché le persone che vi dimorano vivono una condizione

interiore definibile come infernale. Lo S.S. non aleggia su quei luoghi e nessuno ne può percepire la presenza

(assenza del frutto dello Spirito citato in Gal.5:22). La collocazione in antri tenebrosi esclude la possibilità di godere

dell’opera creata da Dio, non c’è più il senso della famiglia e non esiste procreazione, non è possibile esercitare

alcuna attività creativa. Questa realtà è eterna, tutti lo percepiscono e l’assenza di speranza regna in ogni cuore.

 

5.  L’inferno è, quindi, il regno della morte il cui re è Satana

                Ebrei 2:14-15   /   Luca 12:4-5

 

Quando non c’è pace, gioia, amore, speranza e consolazione non ci può essere altro che tristezza, disperazione e depressione. Ciò è la morte per l’anima.

 

6.  L’inferno è così definito: a) Morte seconda o stagno di fuoco; b) Fuoco eterno, inestinguibile; c) Fornace del fuoco; d) Geenna del fuoco;

    e) Tenebre eterne; f) Pianto e stridor di denti

                             

  a) Apoc. 2:9-11 ; 20:4-6,13-14 ; 21:7-8

               b) Mat. 18:8 ; 25:41  /  Marco 9:44-48  /  Luca 3:17  /  Giuda 7,22-23

               c) Mat. 13:36-42

               d) Mat. 5:21-22,29-30 ; 10:28 ; 18:9 ; 23:1-33

               e) Mat. 8:12 ; 22:13 ; 25:30  /  2 Pietro 2:4,17  /  Giuda 13

               f) Mat. 8:12 ; 13:42 ; 22:13 ; 24:51 ; 25:30  /  Luca 13:28

 

Dopo la prima separazione da Dio, concretatasi con l’espulsione dall’Eden, ma con la promessa dell’invio di un Salvatore, siamo di fronte adesso ad una seconda separazione da Dio, definitiva e senza ritorno. L’inferno sembra essere collocato all’interno della terra, dove si è in presenza di magma infuocato, ma per fuoco inestinguibile si può anche intendere quello stato di continua insoddisfazione e tormento che non trova sollievo (Luca 16:24). Il cuore della terra presenta anche una infinità di grotte e caverne che, lontano dalla zona infuocata del centro del globo, sono immerse nel buio assoluto, ma per tenebre eterne si può anche intendere quello stato di incomprensione e di non partecipazione alla realtà di Dio, così come un cieco non può capire, né gioire per la realtà di un tramonto.

 

7.  Tutti gli uomini sono meritevoli di essere condannati all’inferno

                Giov. 3:3-6   /   Rom. 5:16-18   /   1 Cor. 11:31-32  ;  15:50   /   2 Cor. 3:6-9

 

Tutti gli uomini sono dei peccatori, sono cioè nemici di Dio, ribelli a Dio, incapaci di volere la sua volontà e di sottomettersi ad essa. Sono inservibili per il regno di Dio (Rom.3:12) e così come la Geenna era la valle dove venivano ammassati e bruciati i rifiuti di Gerusalemme, l’inferno assolve la stessa funzione riguardo alle anime.

 

8.  Dio non vuole condannare, ma salvare 

                Giov. 3:16-18  ;  8:3-11  ;  12:46-48   /   Luca 19:9-10   /   Rom. 8:1-2

 

Dio non prova piacere nel condannare e nel respingere l’uomo dalla sua presenza perché inutile, ma in Cristo lo ha redento, lo ha reso atto per il suo regno.

 

9.  La condanna è eterna

                Mat. 25:41-46   /   2 Tess. 1:6-9

 

10. Viene condannato all’inferno

 

            a) Chi non crede in Gesù

                   Giov. 3:17-18

  b) Chi rifiuta la signoria di Gesù Cristo

                   Luca 19:27 ; 20:13-18

  c) Chi trascura l’opera salvifica di Gesù

                   Ebrei 2:2-3

  d) Chi non crede al Vangelo

                   Marco 16:15-16  /  2 Cor.4:3-4  /  Fil.1:27-28

  e) Chi rifiuta la verità o non la conosce

                   Rom.2:6-15  /  2 Tess.1:6-9 ; 2:9-12  /  Ebrei 6:4-8 ; 10:26-29

  f) Chi non osserva la volontà di Dio

                   Mat.7:15-23  /  Rom.2:12-16  /  2 Tess.1:6-9  /  Ebrei 12:18-26

  g) Chi perverte la Parola

                   Tito 3:10-11  /  2 Pietro 3:14-18

  h) Chi segue falsi dottori e false dottrine

                   Mat.23:13-15  /  Luca 11:52  /  2 Pietro 2:1-2

  i)  Chi soddisfa le proprie concupiscienze

                   Fil.3:18-19  /  1 Tim.6:9-10  /  2 Pietro 2:9-12

  lChi persevera nel peccato

                   Mat.5:21-22  /  Rom.2:3-4 ; 3:5-8  /  1 Cor.6:9-10  /  Gal.5:19-21

                   Efes.5:1-7  /  Col.3:5-10  /  1 Tess.2:14-16  /  Giac.2:13  /  2 Pietro 2:4-10

 

11. Solo due strade: salvezza o perdizione

                Rom.2:1-11   /   1 Cor. 1:18   /   2 Cor.2:14-17   /   Fil. 1:27-28  ;  3:18-2  ;  2 Tess. 2:9-12   /   Ebrei 10:39

Vedi studio sul purgatorio.

 

12. Molti i perduti, pochi i salvati

               Mat. 7:13-14   /   Luca 13:22-30

 

Questa è una realtà che abbiamo costantemente sotto i nostri occhi. Ciò dipende dalla durezza del cuore dell’uomo, schiavo del peccato, e dalla poca compassione per le anime perdute manifestate dalle chiese di Cristo, a cui è stata affidata la predicazione del Vangelo.

 

13. Livelli di condanna

               Mat. 11:20-24   /   Marco 12:38-40   /   Luca 12:45-48

L’inferno non sarà uguale per tutti, ma ci saranno livelli di condanna, a seconda delle azioni commesse.

 

14. Esempi di condanne

                Gen. 19:12-15  ;  6:5-13,17   /   Num. 16:1-35   /   2 Pietro 2:4-6   /   Giuda 5-7

 

15. Inferno: cuore della terra?

                Num. 16:1-35   /   Mat. 12:38-40   /   Fil. 2:9-10   /   Apoc. 20:1-3

E’ collocato l’inferno sotto la superficie della terra? Sembrerebbe quasi di sì!