GIUSTIFICAZIONE

b) Per grazia e non per opere

 

1.     E’ un dono di Dio

                Rom. 3:23-24   /   Efes. 2:8

L’acquisizione di questa nuova natura, santa e giusta, è un regalo che solo Dio può offrirci.

 

2.     Il sangue di Cristo ha reso possibile l’offerta di questo dono

          Rom. 5:9   /   1 Cor. 6:11

          Cristo ha prodotto questa nuova natura libera dal peccato, incorrotta e incorruttibile, perché come uomo ha affrontato la tentazione e l’ha vinta in tutte le sue forme.

 

3.     E’ opera della grazia di Dio

                Rom. 5:16   /   Tito 3:5-7

          E’ il potere dello Spirito Santo di Dio, che ha operato in Gesù grazie alla Sua totale consacrazione al Padre, che ha vinto il peccato in tutte le sue manifestazioni.

 

4.     E’ estesa a tutti gli uomini

                Rom. 5:18

Questa forza per spezzare il potere del peccato e vivere secondo la giustizia di Dio è ora disponibile e sufficiente per ogni essere umano.

 

5.     E’ effettiva, però, solo per i chiamati

                Rom. 8:30

          Se il peccato si è tramandato a tutti gli esseri umani per via naturale, la capacità di essere giusti secondo Dio è offerta solo a coloro che da Lui sono chiamati.

 

6.     L’ignoranza non giustifica

                Mat. 11:20-24   /   Luca 12:47-48   /   Rom. 2 :12   /   Efes. 4 :17-18

          L’ignoranza di ciò che Cristo ha compiuto e del modo come diventarne partecipi, lascia l’uomo nei suoi peccati e questi incorrono forzatamente nel giusto giudizio di Dio.

 

7.   Non è ottenibile con le opere della legge

                Rom. 3:20   /   Gal. 2:16,21  ;  3:11  ;  5:4

          L’osservanza esteriore della legge non indica obbligatoriamente la presenza interiore di giustizia. Il solo pensiero o desiderio, infatti, contrario alla legge manifesta la realtà del peccato nel cuore dell’uomo. Il peccato è un’attitudine e l’attitudine nasce nel cuore, non deve esprimersi in atti visibili per essere tale (Mat.5:21-28 ; 15:19).

 

8.   Si ottiene per mezzo della fede

               Atti 13:39   /   Rom. 3:28  ;  5:1   /   Gal. 3:24

Dopo aver riconosciuto la nostra natura peccaminosa e la nostra incapacità di vivere secondo la giustizia divina, non possiamo fare altro che credere nella promessa che Dio ci ha fatto di darci un cuore nuovo, santo e giusto.

 

9.   La fede deve essere attiva

     Giac. 2:14-26                                                                                            

La fede riceve lo Spirito di Cristo che ci imparte la capacità di vivere secondo la giustizia divina, ma le opere, cioè l’ubbidienza agli impulsi di questa nuova natura, convalida la nostra partecipazione attiva al processo di liberazione dal peccato, che Dio ha intrapreso inviando nei nostri cuori il Suo Figliolo amato. Così come i frutti manifestano che una pianta è viva, le nostre opere manifestano la presenza e la vita dello Spirito Santo in noi. Non assecondando il volere della nuova natura,prima la contristiamo e poi la spegniamo.