PIETRO
1. Cristo è la pietra angolare che sostiene l’edificio, cioè la Chiesa
Mat. 16:18 / Marco 12:1-12 / Atti 4:8-12 / Efes. 2:19-22 / 1 Pietro 2:4-8
Cristo è l’unica e vera pietra indispensabile per la stabilità dell’edificio, cioè della Chiesa. Infatti, mancando una delle qualsiasi altre pietre, l’edificio rimane saldamente in piedi, ma togliendo la pietra angolare, l’edificio crolla. La Chiesa può sussistere senza un ministero, per quanto importante esso sia, ma non certo senza Cristo.
2. “Su questa pietra edificherò la mia Chiesa”
Mat. 16:13-18 / Rom. 10:9-10 / 1 Giov. 4:15 ; 5:1 / Mat. 10:32
Gesù non sta dicendo a Pietro: “Su di te edificherò la mia Chiesa”, o “tu edificherai la mia Chiesa”, ma sta dicendo che sulla sua realtà di Figlio di Dio, di Unto del Signore, inviato per liberare l’uomo dal suo peccato, e sulla rivelazione che Dio invierà agli uomini perché credano in Lui, Egli stesso edificherà la Sua Chiesa. Senza rivelazione dall’alto, infatti, non è possibile conoscere Cristo e l’opera da Lui compiuta. Senza conoscere Cristo non è possibile credere in Lui e senza credere in Lui non è possibile volerlo ricevere nel proprio cuore. Senza avere Cristo dimorante nel proprio cuore non è possibile camminare nelle vie del Signore e far parte del suo popolo.
3. Cristo è il fondamento su cui il credente edifica la sua vita
Mat. 7:24-27 / 1 Cor. 3:10-11
Il credente, per entrare a far parte della Chiesa di Dio e mantenersi in essa, deve affidarsi completamente a Cristo. Solo Lui, infatti, può rivelarci il Padre e solo Lui può offrirci l’ubbidienza e la sottomissione alla volontà di Dio, realtà che da una parte ci aprono la mente alla dimensione divina e dall’altra ci permettono di permanervi, camminando nelle vie di Dio.
4. Cristo è il capo del corpo, cioè della Chiesa
1 Cor. 12:12-27 / Efes. 1:10,22-23 ; 4:15-16 ; 5:22-24 / Col: 1:18 ; 2:18-19
Ogni corpo ha una sola testa e questo vale anche per la Chiesa. Cristo è in Cielo e siede alla destra del Padre, ma,grazie allo S.S., può essere presente ovunque e può governare direttamente ogni singola persona che gli è sottoposta, perché, con la nuova nascita, Lui abita nel cuore di ogni credente. Noi tutti, quindi, siamo membra di questo corpo, siamo gli esecutori della volontà del capo che è Cristo, ognuno nella funzione che gli è stata attribuita.
5. Ministeri dati da Cristo per edificare la Chiesa
Efes. 4:11-15 / 1 Cor. 12:5,27-28
Il governo e lo sviluppo della Chiesa sono affidati ai 5 ministeri descritti da Paolo. Questi non sono prerogativa di una sola persona, ma sono presenti simultaneamente in varie persone chiamate da Dio, operano a livello regionale e sono sottoposti ad un unico Signore, Gesù Cristo.
6. Lo S.S. è il continuatore dell’opera di Cristo, ne è il vicario
Giov. 14:16-26 ; 15:26 ; 16:7-15 / Mat. 28:20
Gesù, prima di ascendere al Cielo, promette l’invio di un continuatore della sua opera: lo S.S. Questi, detto anche il Consolatore, avrà il compito di non farci sentire orfani di Cristo. La sua potenza e onnipresenza, infatti, gli permetteranno di creare e mantenere una rinnovata e ancor più intima comunione con Cristo, depositando il suo Spirito nei nostri cuori. Se prima Gesù spiegava le vie del Signore a parole e con il suo esempio, oggi, grazie all’azione dello S.S., le vive in noi e così ce le può far comprendere pienamente.
7. Pietro si qualifica come apostolo
1 Pietro 1:1 / 2 Pietro 1:1
Pietro non si è mai qualificato “Papa”, ma apostolo tra apostoli.
8. I 12 apostoli pari in autorità
Atti 6:2-6 ; 15:1-23 ; 16:4 / Efes. 2:20 / Apoc. 21:14
9. Pietro non dimostra avere un’autorità superiore agli altri apostoli
Atti 1:15-26 ; 8:14 ; 11:1-4 ; 15:13-19 / 1 Cor. 1-10-12 / Gal.2:2-11
Tra i 12 apostoli non emerge un’autorità superiore. Nel primo concilio di Gerusalemme Giacomo sembra avere la presidenza ed è lui ad offrire le conclusioni al dibattito. Tre sembrano essere le colonne portanti della Chiesa di Gerusalemme (Pietro, Giacomo e Giovanni) e non il solo Pietro.
10. Legare e sciogliere: autorità concessa alla Chiesa
Mat. 16:19 ; 18:15-20 ; 28:18-20 / Marco 16:15-20 / Luca 10:19 / Giov. 20:22-23
L’autorità che Cristo ha conquistato sul demonio e sul peccato viene trasmessa alla Chiesa. Ogni credente, tramite la Parola di Cristo dimorante in lui, ha la possibilità di trasmettere la verità e di liberare dal giogo maligno chi crede.
11. Pietro apre il Regno dei Cieli ad Ebrei e Gentili
Mat. 16:19 / Atti 2:14-41 ; 10:34-48 // Mat. 23:13 / Luca 11:52 / Atti 14:27-28
Rom. 10:13-17 / Apoc. 1:18 ; 3:7
Pietro, tramite la predicazione, è il primo ad aprire il Regno dei Cieli sia agli Ebrei che ai Gentili. Ha avuto questo privilegio, così come Maria quello di partorire Gesù, ma ogni credente, avendo dimorante in sé la Parola di Cristo, può fare altrettanto (vedi Paolo e la sua opera missionaria).
12. Pietro inviato alla circoncisione e Paolo ai Gentili
Gal. 2:7-9 / 1 Pietro 1:1 // Atti 22:21 ; 26:17 / Rom. 11:13 ; 15:16
Non è quindi pensabile che Pietro fosse a Roma,vescovo dei gentili.
13. Paolo portatore di doni spirituali ai Romani
Rom. 1:11,15 ; 15:23-24,29-30 / Atti 23:11 ; 28:16-31
Ma dal 42 circa al 64 non era Pietro vescovo di Roma? Perché nel 57-58 annuncia Paolo questa sua visita? Pietro non era sufficiente ad impartire i doni spirituali? E poi nell’intestazione Paolo non fa alcun accenno a Pietro, né lo saluta, né si rivolge a lui come responsabile di quella Chiesa per annunciare la sua venuta.
14. Infallibilità del Papa
Giov. 16:13-14 ; 14:26 / 1 Cor. 2:9-16 / Luca 10:21
Questa verità di fede cattolica è stata affermata nel Concilio di Trento (1545) e definita dogma nel Concilio Vaticano I (1870). La verità è disponibile per tutti quei cuori che si umiliano alla presenza del Signore.
15. Sua Santità, Santo Padre
Ebrei 12:10 / 1 Cor. 3:16-17 / Luca 18:18-19 / Apoc. 15:4
16. L’adorazione spetta solo a Dio
Luca 4:7-8 / Atti 10:26-27 / Apoc. 22:8-9
17. Non c’è presenza dei Papi vicino al trono di Dio
Apoc. 4 e 5