POSIZIONE DELL'UOMO VERSO DIO
1. L'uomo non ama Dio
1 Giov. 4:10
Dio non è la cosa più importante della sua vita. I suoi pensieri, il suo cuore, la sua volontà e le sue forze non sono al servizio della causa di Dio.
L'uomo non ha il desiderio di soddisfare le aspettative di Dio, ma soltanto le proprie.
2. Ama la creatura più del creatore
Rom. 1:25
L'uomo ama se stesso più di Dio. Il suo desiderio principale è quello di soddisfare i suoi bisogni, o quelli che lui considera tali, e di dare spazio
alle sue ambizioni.
3. E' nemico di Dio
Rom. 5:8-10 ; 8:5-8 / Col. 1:21-22
Dio vuole il bene comune, vuole cioè che tutte le creature raggiungano il massimo del loro sviluppo e della loro felicità. Vuole che ognuno si
sottometta all'altro nella ricerca del benessere generale. L'uomo, invece, pensa principalmente al proprio beneficio. L'uomo e Dio, quindi,
sono nemici, perché perseguono mete diverse e in contrasto tra loro.
4. Non è sottomesso a Dio, è un ribelle
Rom. 8:7 ; 11:30-32 / Efes. 2:1-3 / Tito 3:3
L'uomo non è sottomesso a Dio, perchè infrange le sue leggi. Ha un proprio legislatore interiore che determina a sua discrezione ciò che è buono
o cattivo per la sua vita e non si lascia imporre niente da nessuno, neanche da Dio.
5. Non cerca la gloria di Dio
Giov. 5:44 ; 12:42-43
Dio aveva creato l'uomo perchè esprimesse la sua gloria, cioè le sue qualità morali e intellettive. L'uomo, però, non ha tra le sue mete la ricerca
e la manifestazione del frutto dello Spirito (Galati 5:22), perché la sua ricerca è rivolta principalmente al potere, al piacere e alla
ammirazione, o gloria personale (Luca 4:1-13).
6. Non è riconoscente a Dio
Rom. 1:21
L'uomo non riconosce Dio come la fonte della vita e di ogni cosa buona, perciò tende a dare il merito di ogni conquista e realizzazione a se
stesso.
7. E' al servizio dell'iniquità
Rom. 6:17-19 / Efes. 2:1-3
L'uomo è sospinto dalla sua natura egocentrica a servire se stesso. Non avendo mezzi efficaci per opporsi a questa forza, è costretto a
farsene dominare. L'egoismo porta a considerare il proprio interesse prioritario rispetto a quello degli altri e così il più forte
predomina sul più debole. L'ingiustizia trova, quindi, la sua origine e la sua proliferazione.
8. Non ha scusanti
Rom. 1:18-21 ; 2:1,11-16 / Giov. 15:22
La legge per gli Ebrei, la coscienza per i Gentili e le opere create, sia per gli uni che per gli altri, testimoniano di Dio. Malgrado ciò nessuno
ha voluto o potuto camminare in armonia con Dio, perché tutti hanno peccato. La natura umana si rivela incapace di sottomettersi al volere di
Dio e quindi di ricercare il bene comune. La natura umana, o carne, è foriera di disgrazie e sofferenze e non può essere tollerata o
giustificata: deve venir giudicata e messa a morte.