POSIZIONE DI DIO VERSO L’UOMO

 

1.    Dio castiga il peccato

                Gen.2:17   /   Ezech.18:4   /   Rom.1:18

 

Dio espulse Lucifero e le sue schiere dal terzo Cielo e Adamo dall’Eden. Questa prima separazione si concluderà con il confinamento degli uni e degli altri nell’inferno, o antri tenebrosi, da dove non potranno più uscire e partecipare dell’opera creata di Dio. Così come noi incarceriamo delle persone che infrangono le leggi date per la salvaguardia dell’ordine e dell’integrità del paese, ritenendole pericolose, anche Dio considera pericolose per il benessere dell’universo le persone legate al peccato e le condanna alla separazione eterna. La pericolosità del peccato, di quello stile di vita cioè centrato al soddisfacimento degli interessi personali in modo egoista, viene dimostrata dalla realtà della nostra terra. Realtà che Dio permette, affinché tutti ne diventino coscienti e accettino di buon grado il Suo giudizio finale. L’inferno sarà un monito eterno.            

 

2.    Tutti gli uomini meritano il giusto castigo di Dio

                Rom. 3:9-20  ;  5:15-18

 

Tutti gli uomini hanno peccato e sono quindi da considerarsi pericolosi per il bene comune. Se non cercano il bene comune, cercano allora il bene personale. Ciò è causa di grandi dolori e il mondo nella sua quotidianità ce lo dimostra.

 

3.    La morte regna su tutti

                 Rom. 5:12-14,17   /   1 Cor. 15:21-22

 

La morte spirituale,cioè la separazione dagli intenti e voleri di Dio,ha portato all’espulsione dall’Eden e quindi ad un livello di vita inferiore (Gen.3:16-19,24), anche se l’uomo ha ancora la possibilità di godere dell’opera creata di Dio. La morte fisica, che completa la condanna dell’uomo, lo separa definitivamente dalla terra e dalla dimensione del Creato per andare ad un livello ancora inferiore: l’inferno! La morte fisica indica quindi presenza di peccato ed esecuzione della condanna divina.

 

4.    Dio promette di intervenire a favore dell’uomo

                Gen. 3:15  ;  22:15-18   /   Isaia 53:1-12

Dio non si limita a verificare la posizione di peccatore dell’uomo e a sancirne la condanna, ma si impegna a trovargli una via d’uscita.

 

5.    Dio vuole usare misericordia

                 Rom. 11:32   /   Gal. 3:22

 

Dio non è soltanto un giudice freddo e spietato, ma è anche un Padre. Sente compassione per la condizione delle Sue creature. Il Suo amore gli produce un profondo dolore per il giudizio che è costretto ad emettere contro chi aveva creato perché potesse godere di tutti i Suoi beni. Il Suo cuore vuole usare misericordia, cioè evitare la sentenza, ma la Sua giustizia gli impedisce di dare libertà all’opera distruttrice del peccato sulla creazione, sui propri simili e sulle altre creature celesti.

 

6.    In Cristo Dio riconcilia con sé il mondo

                 2 Cor. 5:18-19   /   Rom. 5:10

 

Dio deve trovare un modo per soddisfare il Suo amore verso l’uomo, che gli vuole impedire di estrometterlo da ogni Sua benedizione, e la Sua giustizia. Cristo ha conciliato queste due esigenze di Dio. Sconfiggendo il peccato nella propria carne, ha creato un uomo in perfetta armonia con Dio, un uomo che ama Dio al di sopra di ogni altro interesse e il prossimo suo come se stesso. Accettando questo tipo di uomo nel Suo universo viene così salvaguardato il principio del bene comune e del massimo bene in Dio per ogni creatura vivente.

 

7.    In Cristo Dio rivela il Suo amore e misericordia

                Giov. 3:16   /   Efes. 2:4-7   /   Tito 3:4-6

 

Cristo, che è Dio fatto carne, esprime in modo visibile i Suoi pensieri, sentimenti e volontà nei confronti dell’uomo. La croce rappresenta la grandezza dell’amore di Dio verso l’uomo e il Suo desiderio di salvarlo.

 

8.    Tramite Cristo Dio sparge lo Spirito Santo nei cuori

                 Ezech. 36:24-27   /   Giov. 14:15-23  ;  16:1-14   /   Gal. 4:6   /   Tito 3:5-6   /   1 Tess. 4:8

 

Lo Spirito Santo è la vita stessa di Cristo, che nasce e si sviluppa in noi tramite la fede. E’ la capacità concessaci di vivere una vita in armonia con Lui e di conseguenza con Dio.