RIGENERAZIONE
a) Nascere di nuovo 1
1. L’uomo è morto nei suoi peccati
Rom. 8:10 / Efes. 2:1
L’uomo è schiavo della sua natura egoista e non riesce più a vivere in armonia con Dio. Il suo comportamento non è più governato dagli impulsi della natura divina presente all’origine nel suo cuore.
2. L’uomo non riceve, né conosce le cose di Dio
1 Cor. 2:11-14 / Efes. 4:17-18
L’uomo,separatosi da Dio nella prospettiva di poter decidere autonomamente cosa ritenere buono o cattivo per la sua vita,non ha la capacità di rimettersi in contatto con il suo Creatore,né di comprenderne la mente e il cuore con le sue sole forze.
3. L’uomo non vede il Regno di Dio, né può entrarvi
Giov. 3:1-6 / Rom. 8:6-7 / 1 Cor. 15:50
L’uomo non sa riconoscere la volontà di Dio (cioè le Sue leggi, il Suo governo e il Suo Regno), né desidera o può applicarla alla sua vita.
4. L’uomo deve nascere nella dimensione dello Spirito
Giov. 3:1-6
a) Per mezzo dell’acqua (la Parola)
Giov.15:3 / Efes.5:25-26 / Tito 3:5 / 1 Pietro 1:23 / Giac.1:18
b) E per mezzo dello Spirito
Mat.1:18-20 / Luca 1:26-35 / Giov.6:63 / Tito 3:5
Solo lo Spirito di Dio conosce e ama le cose di Dio. Solo Lui, quindi, può farci percepire la volontà di Dio e stimolarci a compierla. Perché questa realtà sia permanente in noi, lo Spirito di Dio deve dimorare in noi, così come per avere l’acqua in casa bisogna allacciarsi all’acquedotto. Ed è per questo che lo Spirito Santo, tramite la Parola letta o predicata, convince l’uomo del suo peccato, del giudizio di Dio contro il peccato e della giustizia di Cristo. Convince anche l’uomo del bisogno di far entrare nel suo cuore lo Spirito Santo di Gesù per ricevere la conoscenza della volontà di Dio, il desiderio di compierla e la forza per metterla in pratica. Il consenso di noi uomini permette allo Spirito Santo di venire ad abitare nei nostri cuori, introducendo in noi un nuovo principio vitale: la vita di Cristo, ossia il principio della tortale ubbidienza e sottomissione alla volontà del Padre. Nella misura in cui ci lasciamo controllare da questo impulso di vita, cresce in noi la dimensione di Cristo. La Parola è paragonata all’acqua, perché così come l’acqua lava, pulisce, la Parola ci purifica da ogni pensiero erroneo, che poi si trasforma in azione e stile di vita, nei confronti di Dio, del prossimo, di noi stessi, del mondo e del maligno.
5. L’uomo risuscita con Cristo e siede nei luoghi celesti in Lui
Efes. 2:4-6 / 1 Pietro 1:3-4
Grazie alla presenza dello Spirito di Cristo nel suo cuore, l’uomo ritrova il contatto con Dio, perché Cristo è Dio, e ritorna così a sperimentare la stessa vita di Dio. E se Cristo è in noi, tutte le cose che sono Sue sono anche nostre e tutte le benedizioni di cui gode, per aver rivestito la gloria che aveva prima della fondazione del mondo, sono a nostra disposizione.
6. Dio opera la nuova nascita
Giov. 1:11-13 / Giac. 1:18
Solo Dio può decidere di venire ad abitare nei nostri cuori, in Cristo. Non è per decisione umana (vedi rito cattolico del battesimo), né per eredità (come nel caso del peccato).
7. L’uomo rende possibile questo atto creativo di Dio della nuova nascita per mezzo dei seguenti tre passi:
a) Pentimento
Atti 3:19-20 ; 2:38
b) Fede
Giov. 1:11-13 ; 5:24
c) Accettazione
Giov. 1:11-13 / Apoc. 3:20
Dio, volendo rispettare la libertà dell’uomo, cerca la sua collaborazione. Questi, perciò, dev riconoscere di essere un peccatore e di dover
cambiare per non incorrere nel giusto giudizio di Dio, di dipendere dall’azione di Dio e di aprire il proprio cuore perché Dio vi depositi lo
Spirito di Cristo.