RIGENERAZIONE
b) Nascere di nuovo 2
1. Ascoltare la Parola
Luca 1:26-33 ; 24:45 / Atti 16:14 / Rom. 10:14,17 / Efes. 1:13
2. Credere la Parola
Luca 1:34-35 / Rom. 10:14,17 / Ebrei 4:2 / Efes. 2:8
3. Ricevere la Parola
Luca 1:35 / Giov. 1:11-12 / Rom. 10:14
L’incontro con Dio è il prodotto della Parola, ascoltata o letta. La Parola esprime la volontà di Dio, cioè il Suo piano per la redenzione dell’uomo e per la ricostituzione della comunione della creatura con il suo Creatore. Questa volontà di Dio è stata compiuta in modo assoluto da Cristo, per cui la Parola si identifica con la vita che Gesù ha vissuto sulla terra come uomo. Nel voler che noi compiamo la Sua volontà, Dio ci chiede di vivere così come ha vissuto Gesù Cristo. Dato che all’uomo è impossibile soddisfare le esigenze della Sua Parola, Dio non si limita più, come nell’A.T., a comunicarci la Sua volontà, ma ci offre anche il mezzo per capirla, crederla e compierla, cioè ci offre lo Spirito di Cristo. Questo Spirito, ovvero il principio vitale di ubbidienza e sottomissione a Dio, viene piantato nei nostri cuori tramite la predicazione, o lettura della Parola. In questi momenti, infatti, lo S.S. può aprirci la mente e attirare la nostra attenzione perché ci disponiamo ad ascoltare, ci convince che la Parola è verità e procede da Dio e ci infonde il desiderio di farla nostra, di accettarla, di praticarla. Se la nostra volontà accondiscende, o non interpone ostacoli, lo S.S. viene ad abitare nei nostri cuori per riprodurre in noi la vita di Gesù Cristo.
4. La Parola viene seminata
Luca 8:4-11 / Giac. 1:21 / 1 Pietro 1:23
La Parola è paragonata ad un seme. Questo ha in sé il progetto della futura pianta, ma necessita dell’alimento per svilupparsi che riceve dalla terra. Prima, però, deve essere distrutto l’involucro esterno che serve da protezione. Così la Parola, che esprime ciò che è già stato realizzato in Gesù, viene attaccata dal principio dell’ubbidienza e sottomissione di Cristo presente in noi grazie allo S.S. Se la nostra volontà cede a questa pressione, la Parola, sotto l’influsso dell’amore dello S.S., diventa vita, cioè il Cristo, presente in noi potenzialmente in tutta la Sua realtà, così come nel seme è già presente la pianta che si svilupperà, è libero di manifestare, di vivere quell’aspetto della Parola che noi abbiamo accettata nel nostro cuore.
5. Nella Parola c’è la vita
Giov. 1:1,4 ; 6:68
Dopo la venuta di Cristo,la Parola non è più una fredda enunciazione di una promessa (il Messia), di un progetto (la salvezza) e di una richiesta (la santità),ma è la realizzazione di tutto ciò.Cristo ha vissuto santamente,soddisfacendo così le richieste della legge di Dio,ed ha salvato l’uomo dai suoi peccati.La Parola, quindi, non annuncia più un progetto da compiere,ma un progetto già compiuto,una realtà già acquisita per la nostra vita.Quando la Bibbia dice:”Ama i tuoi nemici”,non mi sta chiedendo uno sforzo per riuscire a realizzare quanto richiesto da queste parole,ma mi sta dicendo che in Cristo ho già questa capacità,perché Lui ha già vissuto questa realtà nella sua vita terrena.
6. La Parola da sola non sviluppa la vita
Rom.8:10 / 2 Cor. 3:6 / Gal. 3:21
La Parola,senza la chiarificazione del suo vero significato da parte di Dio,è lasciata alla libera interpretazione dell’uomo che la adatta al suo modo di pensare e la riduce così a parola d’uomo.Ciò produce una dottrina umanista,cioè il tentativo di ricreare con le proprie forze il paradiso perduto qui sulla terra,ma non sviluppa certo l’immagine dell’uomo che Dio ha nella sua mente e che ha realizzato in Cristo.
7. Lo Spirito Santo manifesta la vita contenuta nella Parola
Luca 1:35 / Rom. 8:11-14 / 1 Cor. 3:6-7 / 2 Cor. 3:6
E’ il potere dello S.S. che ha introdotto in noi il principio vitale di Cristo (ubbidienza e sottomissione) e ne riproduce la vita,man mano che noi accettiamo una porzione della Parola.