RIGENERAZIONE

c) Partecipare della natura divina

 

1. Con la nuova nascita partecipiamo della natura divina

            2 Pietro 1:3-4

 

Grazie all’ubbidienza e sottomissione di Gesù, Dio si è manifestato in Lui in tutta la sua pienezza. Cristo e Dio, quindi, sono UNO. E se Cristo viene ad abitare in noi, anche Dio fa in noi la sua dimora.

 

2. Partecipiamo di Cristo, abbiamo il suo Spirito  

            Giov. 14:15-23   /   Rom. 8:9-10,15   /   1 Cor. 2:16   /   Ebrei 3:14

 

       Cristo è umile e mansueto, ubbidiente e sottomesso. L’umiltà gli ha permesso di non cercare la sua gloria, cioè di farsi grande agli occhi degli uomini, o di farsi ammirare e onorare, ma di essere un canale della manifestazione della gloria di Dio, cioè della sua grandezza. La sua umiltà lo ha spinto ad ubbidire. La sua mansuetudine gli ha permesso di non ribellarsi alla volontà del Padre e di rispettarne l’autorità. Accettò, così, di essere lo strumento per la salvezza dell’umanità e per la manifestazione della natura e carattere di Dio. La sua mansuetudine lo ha spinto a sottomettersi. Queste caratteristiche dello Spirito di Cristo ci vengono offerte con la nuova nascita per vincere la nostra indipendenza, individualismo, vanagloria e orgoglio.

 

3. Partecipiamo del Padre, abbiamo il suo Spirito

  Giov. 14:15-23   /   Rom.8:11   /   1 Cor. 3:16   /   Ebrei 12:4-10

 

       Lo Spirito di Dio manifesta i seguenti frutti: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza. Dio, inoltre, è santo, cioè non ha in sé altre motivazioni che quelle dettate dall’amore per le sue creature, ed è anche giusto, cioè non ha interessi di parte da difendere, ma opera per il raggiungimento del massimo bene comune. Queste caratteristiche dello Spirito di Dio ci vengono offerte per vincere il nostro egoismo.

 

4. Partecipiamo del potere di Dio

  Luca 24:49   /   Atti 1:8   /   1 Cor. 12:1-11   /   Efes. 3:20   /   Col. 1:29   /   2 Tim. 1:7-8

 

       Ricevendo lo Spirito del Figlio e del Padre, riceviamo l’energia per desiderare la santità e combattere il peccato, la tentazione e l’influenza del mondo. La forza dell’amore di Dio ci stimola a percepire il bisogno di amare il prossimo come noi stessi. In questa fase, quindi, riceviamo la spinta a sviluppare il frutto dello Spirito nelle nostre vite, così come è descritto in Gal. 5:22. Il battesimo dello S.S., invece, ci spinge a glorificare Dio, cioè a proclamare, a manifestare e a far conoscere intorno a noi la gloria, la grandezza di Dio. Viene per vincere le nostre debolezze, timidezze e vergogne; per dare più autorità alla predicazione in modo che la Parola penetri nei cuori di chi ascolta; per manifestare segni, prodigi e miracoli che attestino la potenza di Dio; per comunicarci uno zelo maggiore alla santità e manifestare, così, il cuore di Dio a chi ci circonda; per trasmetterci sdegno contro il maligno e combatterlo; per darci quei doni necessari all’estensione del Regno di Dio.

 

5. Partecipiamo della vita eterna

  Giov. 4:13-14  ;  6:47-58   /   Rom. 6:22-23   /   1 Giov. 5:11-12

 

Se il corpo dell’uomo è mortale e tornerà polvere, il suo spirito è eterno. Questo spirito è destinato all’inferno se rimane sotto l’influenza del peccato, ma entrerà nel Regno di Dio se lo Spirito di Cristo, caratterizzato dall’ubbidienza e sottomissione a Dio, lo controllerà e se lo Spirito del Padre, caratterizzato dall’amore, santità e giustizia, lo governerà. Chi persevererà nel lasciarsi governare dallo Spirito del Figlio e del Padre, dopo la morte fisica, vivrà eternamente alla presenza di Dio.

 

6. Partecipiamo dell’incorruttibilità di Cristo

  1 Cor. 9:24-27  ;  15:42-44,52-54   /   1 Pietro 1:23   /   1 Giov. 3:4-10

 

       Cristo, rivestitosi della gloria che aveva prima della fondazione del mondo, cioè ripresa la sua divinità, è libero dal potere della tentazione e del peccato in eterno. Se Cristo è in noi, è data anche a noi la capacità di essere totalmente santi per tutta l’eternità, perché Cristo non può peccare.

 

7. Conosciamo Dio

  Giov. 17:3   /   1 Cor. 2:11-16   /   Ebrei 8:10-11   /   1 Giov. 4:7-8

       Abitando in noi con la nuova nascita, Dio può comunicarci i suoi pensieri, i suoi desideri, i suoi sentimenti e la sua volontà.