SOLO GESU’ CI CAPISCE PIENAMENTE
Oltre a questa meditazione il pastore Lamberto Fontana ha scritto quattro libri:
“Avendo noi dunque un gran Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figliol di Dio, riteniamo fermamente la professione della nostra fede. Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:14-16).
Quante volte abbiamo cercato di comunicare e quante volte ci siamo detti: “Non mi capisce nessuno”! Essere compresi è una necessità, un bisogno a volte impellente, che se non soddisfatto ci fa sentire soli, tremendamente soli. E quando ci sentiamo soli, non ci è possibile condividere il peso dei nostri problemi, delle nostre sofferenze con nessuno. E questo peso rischia di schiacciarci, di annientarci, di ottenebrarci la mente nel valutare la situazione e nel prendere le decisioni appropriate. Lo scoraggiamento e la depressione possono riempirci il cuore, spingendoci ad abbandonare la comunità, ad isolarci e a nutrirci solamente di autocommiserazione. A questo punto entra in gioco “il leone ruggente” e ci divora in un sol boccone (1 Pietro 5:8).
Ma fortunatamente c’è chi è stato tentato in ogni cosa, c’è chi ha sofferto di ogni sofferenza terrena e può simpatizzare con noi, cioè può capire la nostra condizione, i nostri problemi, i nostri dolori, le nostre perplessità. Questa persona è Gesù Cristo e a Lui dobbiamo rivolgerci ed afferrarci per trovare la motivazione e la forza per andare avanti nel cammino della fede. E Gesù non è una persona irraggiungibile, perché abita nei nostri cuori, vive dentro di noi, comunica con noi.
Gesù nella sua vita terrena ha vissuto queste situazioni:
- Non è stato creduto
“Poi entrò in una casa, e la moltitudine si adunò di nuovo, talché egli ed i suoi non potevan neppure prendere cibo. Or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano: E’ fuori di sé. E gli Scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demoni, ch’ei caccia i demoni” (Marco 3:20-22) ; “E molti di loro dicevano: Egli ha un demonio ed è fuor di sé; perché l’ascoltate?…I Giudei gli si fecero attorno e gli dissero: Fino a quando terrai sospeso l’animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente. Gesù rispose loro: Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me…Io ed il Padre siamo uno. I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: Molte buone opere v’ho mostrate da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate voi? I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” (Giovanni 10:20,24-25,31-33) ;
“Or la festa dei Giudei, detta delle Capanne, era vicina. Perciò i suoi fratelli gli dissero: Partiti di qua e vattene in Giudea, affinché i tuoi discepoli veggano anch’essi le opere
che tu fai. Poiché niuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai codeste cose, palesati al mondo. Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui” (Giovanni 7:2-5).
- Non è stato capito
“E quando egli fu giunto ai dodici anni, salirono a Gerusalemme…e passati i giorni della festa, come se ne tornavano, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme all’insaputa dei genitori; i quali…non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme facendone ricerca. Ed avvenne che tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, che li ascoltava e faceva loro delle domande…e sua madre gli disse: Figliolo, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre ed io ti cercavamo, stando in gran pena. Ed egli disse loro: Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovea trovarmi nella casa del Padre mio? Ed essi non intesero la parola che egli aveva lor detta” (Luca 2:42-50) ;
“Allora Gesù venne con loro in un podere detto Getsemani, e disse ai discepoli: Sedete qui finché io sia andato là ed abbia orato. E presi seco Pietro e i due figlioli di Zebedeo, cominciò ad esser contristato ed angosciato. Allora disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate meco…Poi venne ai discepoli, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Così, non siete stati capaci di vegliar meco un’ora sola? Vegliate ed orate…Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà. E tornato, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati” (Matteo 26:36-43).
- Non è stato valorizzato, ma disprezzato e ritenuto inferiore
“E recatosi nella sua patria, li ammaestrava nella lor sinagoga, talché stupivano e dicevano: Onde ha costui questa sapienza e queste opere potenti? Non è questi il figliol del falegname? Sua madre non si chiama ella Maria, e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe,Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Donde dunque vengono a lui tutte queste cose? E si scandalizzavano di lui” (Matteo 13:54-57) ;
“Nicodemo disse loro: La nostra legge giudica ella un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quel che ha fatto? Essi gli risposero: Sei anche tu di Galilea? Investiga, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta” (Giovanni 7:52) ;
“E (Gesù) passando vide un uomo che era cieco fin dalla nascita…Sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, e gli disse: Va’, lavati nella vasca di Siloe. Egli dunque andò e si lavò, e tornò che ci vedeva…Alcuni dei Farisei dicevano: Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato. Ma altri dicevano: Come può un uomo peccatore far tali miracoli? E v’era disaccordo fra loro…I Giudei dunque non credettero di lui che fosse stato cieco e avesse ricuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che avea ricuperata la vista…Essi dunque chiamarono per la seconda volta l’uomo che era stato cieco, e gli dissero: Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quell’uomo è un peccatore…Che ti fece egli? Come t’aprì gli occhi? Egli rispose loro: Ve l’ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse anche voi diventar suoi discepoli? Essi l’ingiuriarono e dissero: Sei tu discepolo di costui; ma noi siam discepoli di Mosé. Noi sappiamo che a Mosé Dio ha parlato; ma quant’è a costui, non sappiamo di dove sia. E lo cacciarono fuori” (Giovanni 9:1-34).
- E’ stato beffeggiato, ingiuriato, umiliato
“Allora il Sommo Sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. Che ve ne pare? Ed essi, rispondessero, dissero: E’ reo di morte. Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni; e altri lo schiaffeggiarono, dicendo: O Cristo profeta, indovinaci: Chi t’ha percosso?” (Matteo 26:65-68) ;
“Ed Erode con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò a Pilato” (Luca 23:11) ;
“Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui lo beffavano, dicendo: Salve, re dei Giudei! E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo. E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menaron via per crocifiggerlo” (Matteo 27:27-31) ;
“E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei il Figliol di Dio, e scendi giù di croce! Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliol di Dio. E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui” (Matteo 27:39-44).
- E’ stato accusato e condannato ingiustamente
“E il Sommo Sacerdote gli disse: Ti scongiuro per l’Iddio vivente a dirci se tu sei il Cristo, il Figliol di Dio. Gesù gli rispose: Tu l’hai detto; anzi vi dico che da ora innanzi vedrete il Figliol dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo. Allora il Sommo Sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. Che ve ne pare? Ed essi, rispondendo, dissero: E’ reo di morte” (Matteo 26:63-66).
“Gesù dunque uscì
, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l’uomo! Come dunque i capi sacerdoti e le guardie l’ebbero veduto, gridarono: Crocifiggilo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa. I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché egli s’è fatto Figliol di Dio” (Giovanni 19:5-7).
- E’ stato rifiutato
“E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea…E venne a Nazaret e com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga, a alzatosi per leggere, gli fu dato il libro del profeta Isaia…Ed egli prese a dir loro…E tutti, nella sinagoga, furono ripieni d’ira all’udir queste cose. E levatisi, lo cacciarono fuori dalla città, e lo menarono fin sul ciglio del monte sul quale era fabbricata la loro città, per precipitarlo giù” (Luca 4:14-21,28-29) ;
“Ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un carcerato, qualunque essa volesse…Pilato domandò loro: Chi volete che vi liberi, Barabba, o Gesù detto Cristo?…Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero le turbe a chieder Barabba e far perire Gesù. E il governatore prese a dir loro: Qual dei due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba” (Matteo 27:15-21) ;
“Pilato dunque menò fuori Gesù… ed egli disse ai Giudei: Ecco il vostro Re! Allora essi gridarono: Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Crocifiggerò io il vostro Re? I capi sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare” (Giovanni 19:13-15).
- E’ stato abbandonato, lasciato solo
“E in quell’istante arrivò Giuda e con lui una gran turba con spade e bastoni…allora quelli gli misero le mani addossi e lo presero…E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un panno lino sul nudo; e lo presero; ma egli, lasciando andare il panno lino, se ne fuggì ignudo” (Marco 14:43,46,50-52) ;
“D’allora molti dei suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui” (Giovanni 6:66) ;
“Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra…Or dall’ora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona. E verso l’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Elì, Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:38,45-46).
- E’ stato rinnegato
“Pietro, intanto, stava seduto fuori nella corte; e una serva gli si accostò, dicendo: Anche tu eri con Gesù il Galileo. Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: Non so quel che tu dica. E come fu uscito fuori nell’antiporto, un’altra lo vide e disse a coloro ch’eran quivi: Anche costui era con Gesù Nazareno. Ed egli daccapo lo negò giurando: Non conosco quell’uomo. Di lì a poco, gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: Per certo tu pure sei di quelli, perché anche la tua parlata ti dà a conoscere. Allora egli cominciò ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell’uomo!” (Matteo 26:69-74).
- E’ stato tradito
“E quando fu sera, si mise a tavola coi dodici discepoli. E mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: Uno di voi mi tradirà…E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E Gesù a lui: L’hai detto” (Matteo 26:20-21,25) ;
“E mentre parlava ancora, ecco arrivar Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, da parte dei capi sacerdoti e degli anziani del popolo. Or colui che lo tradiva, aveva dato loro un segnale, dicendo: Quello che bacerò, è lui; pigliatelo. E in quell’istante, accostatosi a Gesù, gli disse: Ti saluto, Maestro! E gli dette un lungo bacio” (Matteo 26:47-49) ;
“E durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariot, figliolo di Simone, di tradirlo, Gesù prese un asciugatoio…Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si espresse: In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà…Signore chi è? Gesù rispose: E’ quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota. E allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: Quel che fai, fallo presto…Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte” (Giovanni 13:2,21-30).
- Ha sofferto fisicamente, ha subito violenze
“Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re dei Giudei! E sputatogli addosso presero la canna, e gli percotevano il capo. E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menarono via per crocifiggerlo” (Matteo 27:26-31) ;
“E gli uomini che tenevano Gesù, lo schernivano percuotendolo; e avendolo bendato gli domandavano: Indovina, profeta, chi t’ha percosso?” (Luca 22:63-64).
- E’ passato per la depressione
“Allora Gesù venne con loro in un podere detto Getsemani…e presi seco Pietro e i due figlioli di Zebedeo, cominciò ad essere contristato ed angosciato. Allora disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale…E andato un poco innanzi, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice!” (Matteo 26:36-39) ;
“Ed egli si staccò da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava, dicendo: Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice!…E un angelo gli apparve dal cielo a confortarlo. Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadevano a terra” (Luca 22:41-44).
- E’ stato povero
“Or anche Giuseppe salì di Galilea, dalla città di Nazaret, in Giudea, alla città di Davide, chiamata Betleem, perché era della casa e famiglia di Davide, a farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta. E avvenne che, mentre eran quivi, si compié per lei il tempo del parto; ed ella diè alla luce il suo figliolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non v’era posto per loro nell’albergo” (Luca 2:4-7) ;
“Or quando Gesù ebbe finite queste parabole, partì di là. E recatosi nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, talché stupivano e dicevano: Onde ha costui questa sapienza e queste opere potenti? Non è questi il figliol del falegname?” (Matteo 13:53-55).