La Sacra Scrittura ci parla dell'esistenza dei demoni, angeli ribellatisi apertamente a Dio, pari a 1/3 di tutte le creature celesti  (Apocalisse 12:3-4) decaduti dalla loro dignità originale e per volontà divina cacciati dal terzo cielo. Satana è il loro leader e viene definito da Gesù come il "Principe di questo mondo", cioè come colui che esercita autorità su tutti gli abitanti di questo pianeta, ossia sugli esseri umani.

Essendo spirito è invisibile agli occhi dell'uomo e, per il fatto di non avere un corpo, ha anche la particolarità di poter entrare all'interno dello spirito, o cuore, di un essere umano (possessione diabolica: "Or Satana entrò in Giuda..." Luca 22:3) e da lì esercitare un forte condizionamento, che può culminare con una vera e propria schiavitù, sulle attitudini di vita, sulle decisioni da prendere e sui comportamenti.

   Non è nostro interesse entrare in disquisizioni, più filosofiche che pratiche, su come, quando e perché i demoni possono possedere una persona e in quale area dell'essere umano si collocano (corpo, anima o spirito). Tutto ciò potrebbe solo farci perdere del tempo e allontanarci dal vero scopo del mandato di Gesù, che è quello di "scacciare demoni nel suo nome" (Marco 16:17) e "convertire dalle tenebre alla luce e dalla potestà (o controllo mentale) di Satana a Dio (tramite la mente di Gesù nel credente)" (Atti 26:18).

  Quello che vogliamo trattare in questo sito è la possibilità di comprendere la modalità come Satana, unitamente a tutte le sue schiere, esercita potere su una persona e la lega a sé, facendola diventare uno strumento che risponde docilmente e in maniera convinta ai suoi impulsi. Non ci interesserà molto vedere ciò negli increduli, perché non avremo mezzi per intervenire e modificare la loro condizione, se non dopo averli portati eventualmente alla conversione, ma ci interesserà valutare la possibilità che i demoni influenzino ancora la vita dei credenti, di coloro cioè che sono nati di nuovo e credono in Gesù Cristo, sia dall'esterno, attraverso la classica tentazione, che dall'interno, tramite una possessione precedente alla conversione, che non viene dissolta, eliminata, spezzata automaticamente dall'arrivo nel cuore del neo-convertito dello spirito di Gesù Cristo.

   Da quanto appena detto si deduce che prendiamo per scontato che un credente possa avere ancora dei demoni dimoranti nel suo cuore, malgrado la presenza di Gesù, e che le tenebre possano convivere con la luce. Non ci interessa, quindi, perdere troppo tempo a discutere se è biblico o no che ciò possa accadere (vi invito a leggere il mio  : "Può un credente avere demoni?"). A noi interessano i fatti e le conclusioni che le esperienze dirette, nell'arco di 30 anni, ci hanno obbligato a formulare.

   I problemi vanno visti, accettati, affrontati, compresi e risolti utilizzando la sapienza di Dio, che Lui ci invita a richiedere: "Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data" (Giacomo 1:5).

  E' inutile disquisire se in presenza di certe problematiche il credente si è convertito veramente oppure no, ma è indispensabile saper aiutare chi, soffrendo, chiede aiuto.